Trombone Jazz

Trombone Jazz DCPL50

Il settore artistico-disciplinare Trombone Jazz rientra nell’Area delle Discipline Interpretative del Jazz, delle musiche improvvisate e audio tattili; concerne l’acquisizione delle abilità tecniche e delle competenze musicali, culturali e interpretative necessarie per affrontare i diversi repertori stilistici del jazz con piena consapevolezza delle correlate prassi esecutive e improvvisative, accanto a connesse acquisizioni storico/organologiche e didattiche.
Le peculiari esigenze poste dalla creazione musicale estemporanea orienteranno la promozione delle specificità del performer creativo, in un contesto espressivo in cui vige la preminenza del gesto sul testo (vd. pag. 18 del DM n. 90 del 03/07/2009 ).

Il programma dell’Esame di ammissione al corso di Diploma accademico di primo livello in Trombone Jazz è articolato nelle seguenti prove:

Prove comuni collettive:

1) Prova scritta collettiva su quesiti riguardanti il jazz  

2) Prova collettiva estemporanea di dettato musicale  

3) Prova collettiva estemporanea di ascolto e riconoscimento stilistico: questa prova verterà su domande relative ad alcuni brani tratti dai seguenti CD; se ne raccomanda l’ascolto.

Prova facoltativa di pianoforte complementare per altri strumenti e voce 

(da il diritto ad un credito formativo di 10 ore):

Preparare i seguenti standards:  

– Satin Doll (tema e basso in due come accompagnamento)

– Take the “A” train (tema e quadriadi come accompagnamento)

– Autumn leaves (realizzazione di un accompagnamento swing, basso+quadriade)

2 scale maggiori e 2 minori a scelta a due ottave per moto retto

Prova individuale per strumento: Vedi file scaricabile

 NOTE: QUESTI BRANI DEVONO ESSERE PREPARATI TUTTI

  • semplice lettura a prima vista per tutti gli strumenti

Qualora i candidati abbiano necessità di essere accompagnati dovranno fornire lo spartito (leadsheet) dei brani eseguiti nella tonalità da loro scelta.

Risorse suggerite

1) Per la prova scritta collettiva su quesiti riguardanti il jazz:  Storia del Jazz – Ted Gioia. Claudio Sessa Improvviso singolare. Un secolo di jazz (il Saggiatore) e Arrigo Polillo Jazz (Mondadori) ; per le domande di teoria musicale: dispensa allegata a cura di Alessandro Fabbri

2) Per la prova collettiva estemporanea di dettato musicale può essere utile: http://solfeggioinrete.altervista.org/html/dettato.flash.1.voce.html

n.b. Si invita a prendere visione del Regolamento nella pagina dedicata


Prassi Esecutive e Repertori Jazz 1 (Musica d’insieme Jazz), 30 ore (cfa)

Forma di verifica: Idoneità

Obiettivi: L’obiettivo del Corso è la pratica di musica d’insieme in varie formazioni compresa il Combo e la Jazz Orchestra con riferimento alla interpretazione delle parti ed ai vari livelli di “interplay” consentiti dai differenti organici. L’ensemble del Corso sarà utilizzato anche per la verifica dei lavori di composizione e/o arrangiamento degli studenti e di conduzione o direzione.

Programma del Corso: Prassi esecutiva in ensemble I

Verifica interna a cura del Docente


Prassi Esecutive e Repertori Jazz 2 (Musica d’insieme Jazz), 30 ore (cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Programma del Corso: Prassi esecutiva in ensemble II

Programma dell’Esame: Conduzione di un ensemble prestabilito dal Docente nell’esecuzione di un brano del repertorio affrontato durante il Corso


Prassi Esecutive e Repertori Jazz 3 (Musica d’insieme Jazz), 30 ore (cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Programma del Corso: Prassi esecutiva in ensemble III

Programma dell’Esame: concertazione e conduzione di un ensemble prestabilito dal Docente nell’esecuzione di un brano assegnato dalla commissione due giorni prima dell’esame


Analisi delle forme compositive e performative del Jazz 1, 20 ore (3 cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Obiettivi: Competenze nella conoscenza degli sviluppi storici del jazz all’interno della società statunitense e nel più ampio contesto internazionale.

Programma del Corso: Storia culturale del jazz. Cenni sui rapporti fra Europa, Africa e Americhe dalla scoperta di Cristoforo Colombo. Cenni di storia degli Stati Uniti. I caratteri principali del jazz e le differenze rispetto alle altre musiche del Novecento. Cenni sul rapporto fra il jazz e le tecnologie della riproduzione sonora. L’emergere del jazz dalle trasformazioni sociali e culturali a cavallo fra Ottocento e Novecento: rapporti con le musiche popolari delle varie etnie presenti negli Stati Uniti e con la nascente industria dello spettacolo. I primi documenti discografici del nascente jazz a metà degli anni Dieci: modelli di maggiore e minore successo mediatico. Presenza negli Stati Uniti di differenti aree culturali. Le particolarità del modello di New Orleans. Il superamento del jazz di New Orleans in due direzioni diverse: Jelly Roll Morton e Louis Armstrong negli anni Venti. Chicago modello spettacolare nell’età del Proibizionismo: scuole e tendenze presenti in città e nella zona del Midwest. New York e lo strutturarsi dell’industria dell’intrattenimento. Fletcher Henderson e la nascita di un jazz orchestrale. La scuola pianistica dello stride di New York e l’uso del pianoforte in altre regioni statunitensi. Il crollo di Wall Street e la fine della moda del primo jazz. 

Programma dell’esame: Ascolto e commento di uno o più brani scelti fra quelli analizzati durante le lezioni. Successiva discussione di un argomento storico connesso con questi ascolti. 


Analisi delle forme compositive e performative del Jazz 2, 20 ore (3 cfa)

Forma di verifica: idoneità

Obiettivi: Competenze nella conoscenza degli sviluppi storici del jazz all’interno della società statunitense e nel più ampio contesto internazionale.

Programma del Corso: La Grande Depressione degli anni Trenta e le trasformazioni del jazz per superare la crisi. Nascita dello Swing e popolarità delle big band. La figura di Benny Goodman come simbolo del periodo. Jazz  orchestrale e jazz per piccoli gruppi. Il ruolo dell’Europa negli sviluppi del nuovo jazz. Il tardo Swing e le emergenze sociali fra anni Trenta e Quaranta. L’entrata in guerra degli Stati Uniti. Conflitti interni all’industria dello spettacolo. Le ricerche espressive della nuova generazione. 1945: esplosione del bebop. Charlie Parker e Dizzy Gillespie. La figura inclassificabile di Thelonious Monk. Conquiste e limiti del bebop. Il cool jazz, dialetto (uno o molti?) all’interno del bebop. Trasformazioni sociali del dopoguerra e crisi del bebop. L’invenzione del disco a lunga durata. La fase di transizione dei primi anni Cinquanta e la spinta al conformismo all’epoca del maccartismo. 1954: una nuova svolta nella società statunitense e negli sviluppi del jazz. Nascita della società opulenta, sue ragioni e suoi riflessi. L’eredità del bebop può diffondersi nelle nuove, più aperte conquiste stilistiche del periodo: dall’hard bop a una vasta visione delle culture musicali del mondo, dall’uso della modalità al free jazz. L’epoca d’oro del jazz, nella quale interagiscono tutte le generazioni del jazz. Gli anni Sessanta e le invenzioni di Ornette Coleman, John Coltrane e Miles Davis. 

Prova di idoneità. Verifiche delle competenze maturate frequentando il corso.


Analisi delle forme compositive e performative del Jazz 3, 20 ore (3 cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Obiettivi: Competenze nella conoscenza degli sviluppi storici del jazz all’interno della società statunitense e nel più ampio contesto internazionale.

Programma del Corso: Gli Stati Uniti e il mondo nei secondi anni Sessanta. Trasformazioni nell’industria discografica e controcultura giovanile. Il superamento del free jazz e la nascita della scuola di Chicago. Polistrumentismo e parametro timbrico. Il nuovo jazz in Europa e la nascita della musica radicale. Il nuovo rapporto fra il jazz e la musica giovanile e la nascita del jazz elettrico; l’esempio di Miles Davis. La crisi energetica del 1973 e le trasformazioni nel mondo occidentale: riflessi sul jazz degli anni Settanta. Il nuovo revival: la terza ondata dell’hard bop, i supergruppi e la nascita della fusion. Il caso Ecm, l’internazionalizzazione del jazz e il superamento di una concezione generazionale. Keith Jarrett e Anthony Braxton. Affermazione del senso storico nel jazz. New York all’epoca dei loft. L’avanguardia di sintesi. Gigantismo spettacolare e nuovo intimismo. Wynton Marsalis e i Giovani Leoni. Crisi dell’industria discografica e nascita del Cd. Ristampe discografiche e sviluppo della didattica: la tendenza accademica. Musica postmoderna e World Music. Gli anni Novanta: globalizzazione e società adolescenziale. Regime flessibile e policulturalità. Longevità artistica e sapienza dei veterani. Trasformazioni tecnologiche: Internet e musica liquida. Tendenze del jazz nel nuovo millennio. 

Programma dell’esame: Ascolto e commento di uno o più brani scelti fra quelli analizzati durante le lezioni. Successiva discussione di un argomento storico connesso con questi ascolti.


Armonia Jazz 1, 20 ore (5 cfa)

Forma di verifica: Idoneità

L’obiettivo del corso è lo studio e l’analisi dell’armonia tonale e modale con particolare riferimento alla tradizione degli standards, dei jazz standards e della modalità del jazz degli anni ’60.

Programma del Corso (al 2° anno):

  • Uso delle cadenze tonali, modi misti, specificità e consuetudini armoniche.
  • Inflessioni modali e blues.
  • Analisi di brani del repertorio Jazz con realizzazione pianistica delle sigle accordali fino a 4 parti con accenni di polifonia.

Verifica interna a cura del Docente (chiusa di 6 ore): armonizzazione a 4 parti di 16 battute tra canto dato e basso dato completa di analisi armonica


Armonia Jazz 2, 20 ore (5 cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Programma del Corso (al 3° anno):

  • Armonia tonale avanzata – armonizzazione fino a 5 parti – riarmonizzazioni.
  • Modalità degli anni ’60 – modi generati dalla scala maggiore: analisi di brani modali e “misti”; disposizioni accordali tipiche, trattamento modale.
  • Cenni sulla Neomodalità – disposizioni accordali tipiche

Programma dell’esame: Esame scritto con chiusa di 6 ore:

  • armonizzazione con scrittura pianistica di una melodia assegnata dalla commissione fino ad un massimo di 5 parti con semplici elementi di polifonia e eventuali riarmonizzazioni.
  • analisi armonica, melodica e formale di un brano assegnato dalla commissione scelto anche dal repertorio di jazz contemporaneo.
  • Esame Orale (da effettuare in sede di correzione)

Tecniche compositive Jazz 1, 20 ore (4 cfa)

Forma di verifica: idoneità

L’obiettivo del Corso è lo studio degli e l’analisi dei fondamenti della composizione nel Jazz e non solo, con particolare riferimento alla tradizione degli standards e dei jazz standards, compresi quelli con sezioni modali più o meno ampie.

Programma del Corso:

  • Studio ed analisi degli elementi costitutivi di un brano con esempi dal repertorio degli standards e dei jazz standards
  • Analisi e manipolazione di una melodia ed uso del “lead sheet” e dello “sketch”
  • Esercitazioni di composizione di “contrafacta” su schemi armonici di repertorio e incipit dati.

Verifica interna a cura del Docente con test scritto (chiusa di 6 ore).


Tecniche compositive Jazz 2, 20 ore (4 cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Programma del Corso:

  • Elementi basilari di polifonia I (a due parti; imitazioni)
  • Esercitazioni di composizione con elementi suggeriti dal Docente I
  • Composizione di semplici brani tonali e/o modali anche con forme libere
  • Composizione di un “background” e “specials”

Programma dell’esame:

  • Esame scritto con chiusa di 6 ore: sviluppo di uno spunto tematico da realizzare in forma pianistica con eventuali annotazioni per la sezione ritmica, sigle accordali ed elementi di polifonia.
  • Esame Orale (in sede di correzione)

Tecniche compositive Jazz 3, 20 ore (4 cfa)

Forma di verifica: idoneità

Programma del Corso:

  • Elementi basilari di polifonia II (a tre parti; imitazioni)
  • Esercitazioni di composizione con elementi suggeriti dal Docente II
  • Composizioni di “intro”, “coda”
  • Composizione di semplici brani tonali e/o modali anche con forme complesse

Verifica interna a cura del Docente (prova simile alla 2^ annualità)


Tecniche di improvvisazione musicale 1, 15 ore (3 cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Contenuti del Corso:

  • Approfondimento ed esercitazione delle seguenti tecniche di improvvisazione: Harmonic generalization e change running.
  • Il blues e le scale blues.
  • Esecuzione ed analisi di un “Solo” di Repertorio.
  • Curare la pronuncia e flessibilità dello swing.
  • Cantare bassi e melodia di due standard scelti in tutte le tonalità (uno o due brani scelti ed analizzati).
  • Scale maggiori e minori, modi della maggiore, pentatoniche.
  • Uso ed orientamento nelle strutture, pieni e vuoti, dinamiche.

Programma dell’esame:

  • Esecuzione ed analisi di un solo di repertorio
  • Conoscere e cantare scale magg. , minori e i  modi della maggiore, pentatoniche, scala blues, conoscerne l’uso
  • Uso dei pattern simmetrici ed asimmetrici su semplici strutture armoniche
  • solo su un blues
  • Eseguire un solo  su semplici standards (“Autumn leaves” e “Take the A train”) applicando alcune delle tecniche studiate ed applicando alcune scale richieste. (comportamento scalare, accordale, uso pattern)
  • Eseguire 2 temi (“Autumn leaves” e  “Take the A train”) e i bassi dei cambi in qualsiasi tonalità, dicendo il nome delle note

Tecniche di improvvisazione musicale 2, 15 ore (3 cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Contenuti del Corso:

  • Approfondimento ed esercitazione delle seguenti tecniche di improvvisazione: approcci cordali ed aggiramenti, uso di pattern asimmetrici (in 3, 5), target note
  • Esecuzione ed analisi di un “Solo” di Repertorio
  • curare la varietà e flessibilità dello swing e i modi di stare sul beat 
  • cantare bassi e melodia di uno standard scelto in tutte le tonalità (uno o due brani scelti ed analizzati)
  • scale lidie dominanti, diminuite ST, superlocrie, locrie 9#, scale simmetriche
  • migliorare l’uso dell’ Harm. Generaliz.  e il Change running
  • uso e gestione delle strutture, pieni e vuoti, dinamiche

Programma dell’esame:

  • Esecuzione ed analisi di due solo di repertorio
  • Conoscere e cantare lidie dominanti, diminuite ST, superlocrie, locrie 9#  
  • Uso di aggiramenti, pattern di 5 ottavi su semplici strutture armoniche 
  • Eseguire un solo su due brani (del tipo “Beautiful love” e  “Out of nowhere”) applicando alcune delle tecniche studiate ed applicando alcune scale richieste. (comportamento scalare, accordale, aggiramenti, uso pattern asimmetrici o polimetrici, varietà nella gestione del beat e dello swing, uso dei guide tones)
  • Eseguire tema di uno standard o bassi in qualsiasi tonalità, dicendo le note

Tecniche di improvvisazione musicale 3, 15 ore (3 cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Contenuti del Corso:

  • Approfondimento ed esercitazione delle seguenti tecniche di improvvisazione: aggiramenti, Delayed resolution, side slipping, uso di pattern asimmetrici (in 3, 5 e 7), target note
  • Esecuzione ed analisi di due “Solo” di Repertorio
  • Esercizio di time awarness, sui cambi di beat
  • esercizi sul motivic development
  • esercitazione su progressioni armoniche con scale contrastanti
  • modi della scala minore melodica, scala bebop, scale simmetriche
  • come affrontare i Rhythm & Changes (Harm. Gener. e Change running)
  • Triadi estratte, spiegazione e semplici esempi

Programma dell’esame:

  • Esecuzione ed analisi di due solo di repertorio
  • Conoscere e cantare tutte le scale simmetriche e i modi tratti dalla minore melodica  
  • Uso di dominantizzazioni, aggiramenti, upper structures, pattern di 5 o 7 ottavi su semplici strutture armoniche 
  • Eseguire un solo su Rhythm & Changes “Oleo” e uno su “Have you met miss Jones?” (opp. “All the things you are”) applicando alcune delle tecniche studiate ed applicando alcune scale richieste
  • Eseguire un esercizio sugli sviluppi motivici

Tecniche di scrittura e di arrangiamento per vari tipi di Ensembles 1, 20 ore (5 cfa)

Forma di verifica: idoneità

L’obiettivo del corso è lo studio dell’arrangiamento (inteso anche come elaborazione) per i tipici organici jazzistici fino ad accenni alla Jazz Orchestra

Programma del Corso:

  • Fondamenti delle caratteristiche foniche degli strumenti più usati nel jazz I. Esercitazioni di adattamento di linee melodiche per gli strumenti.
  • Scrittura per la sezione ritmica.
  • Scrittura dei fiati da due a quattro parti in modalità omoritmica ed a due parti in modalità contrappuntistica

Verifica: verifica interna a cura del Docente con test scritto (chiusa di 6 ore)

  • test scritto sugli strumenti traspositori
  • arrangiamento di un tema assegnato per un ensemble di 4 strumenti a fiato e sezione ritmica.

Tecniche di scrittura e di arrangiamento per vari tipi di Ensembles 2, 20 ore (5 cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Programma del Corso: fondamenti delle caratteristiche foniche degli strumenti più usati nel jazz II. Esercitazioni di adattamento di linee melodiche per gli strumentiScrittura dei fiati da quattro a cinque parti in modalità omoritimica ed a tre parti in modalità contrappuntistica – riarmonizzazioniFondamenti di scrittura per la Jazz Orchestra

Programma dell’esame: esame scritto – chiusa di 12 ore

  • arrangiamento di un brano tra tre assegnati dalla commissione per il seguente organico: tromba, sax alto, sax tenore, trombone, sax baritono, contrabbasso, pianoforte (o chitarra), batteria. Lo sviluppo minimo del brano dovrà comprendere: il tema, background per un solista e tema finale, partitura in suoni d’effetto.
  • Arrangiamento del solo tema di un brano, tra i tre assegnati, per“Big Band”. L’arrangiamento dovrà essere fatto in suoni d’effetto usando il formato “condensed score”.
  • Orale (in sede di correzione)

Pianoforte per strumenti e Canto Jazz 1, 20 ore (3 cfa)

Forma di verifica: Idoneità

Programma del Corso:

  • Esercizi tecnici per un approccio corretto alla tastiera, sviluppo di agilità e coordinazione
  • Scale maggiori e minori a mani unite a due ottave fino a 2 alterazioni e relativi arpeggi di triade 
  • Realizzazione delle sigle con accordi in posizione stretta completi a quattro parti ed esecuzione di semplici brani standards jazz anche senza melodia
  • Realizzazione di accompagnamenti  ritmico-armonici di semplici brani della tradizione jazzistica con accordi completi in posizione stretta a 4 parti  (e basso) o con basso e guide tones (3a e 7a)
  • Realizzazione di melodie della tradizione jazzistica con i seguenti tipi di accompagnamento: accordi completi in posizione stretta a 4 parti; basso solo sui cambi; basso in due; guide tones (o basso e un guide tone)
  • semplici studi e brani in stile moderno o jazz scritti su doppio pentagramma

Programma della verifica di idoneità:

  • Scale maggiori e minori a mani unite a due ottave fino a 2 alterazioni e relativi arpeggi di triade (ad un’ottava)
  • Selezione dal “Libro dei ritmi” di Lipparini 4, 11, 19, 20, 23, 30, 33
  • Realizzazione dell’accompagnamento per 4 brani con varie tipologie 3a,7a e basso oppure accordo a 4 parti completo con mano destra o sinistra
  • Esecuzione di 4 brani con Melodia e i seguenti differenti tipi di accompagnamento: accordi completi in posizione stretta a 4 parti; con basso solo sui cambi; con basso in due; guide tones (o basso e uno dei guide tones)
  • un brano facile in stile moderno o jazz scritto su doppio pentagramma

Pianoforte per strumenti e Canto Jazz 2, 20 ore (3 cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Programma del Corso:

  • Scale maggiori e minori a mani unite a due ottave fino a 3 alterazioni e relativi arpeggi di triade 
  • Realizzazione di accompagnamenti  ritmici/armonici di brani di media difficoltà della tradizione jazzistica con basso e guide tones (3a e 7a) con aggiunta di una tensione
  • Realizzazione di melodie della tradizione jazzistica di media difficoltà con i seguenti tipi di accompagnamento:  basso 3a e 7a in posizione fondamentale realizzati con la sinistra;  basso in due; guide tones (o basso e un guide tone), accordo a blocco stretto
  • cadenze maggiori II V I con accordi rootless a 3 parti
  • temi jazz tecnicamente più impegnativi o di derivazione boppistica
  • Studi e brani in stile moderno o jazz scritti su doppio pentagramma 

Programma dell’Esame: 

  • Scale maggiori e minori a mani unite a due ottave fino a 3    alterazioni e relativi arpeggi di triade (ad un’ottava)
  • Selezione dal “Libro dei ritmi” di Lipparini 12, 16, 36, 42, 43, 58
  • Esecuzione di due accompagnamenti tra 3 preparati con basso 3a,7a e una tensione
  • Esecuzione di due tra 3 brani di media difficoltà realizzati con melodia e  differenti tipi di accompagnamento: basso e 3a e 7a; basso in due; i 2 guide tones opp basso e uno dei guide tones
  • cadenze maggiori II V I con accordi rootless a 3 parti in tonalità fino a 3  alterazioni
  • 1 brano in stile moderno o jazz scritto su doppio pentagramma

Pianoforte per strumenti e Canto Jazz 3, 20 ore (3 cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Programma del Corso:

  • Ripasso delle scale con ritmo a terzina o swing.
  • Realizzazione di accompagnamenti  ritmici/armonici di brani di media difficoltà della tradizione jazzistica con basso, guide tones e nota di tensione
  • Realizzazione di melodie della tradizione jazzistica di media difficoltà con armonia a quattro parti late, con attenzione al movimento delle parti
  • Qualche ballad realizzata a cinque parti con melodia 
  • Realizzazione di melodie difficili della tradizione jazzistica con o senza basso
  • Cadenze maggiori e minori su II V I con accordi rootless a 4 parti
  • esecuzione di brani in stile moderno o jazz scritti su doppio pentagramma

Programma dell’Esame:

  • Esecuzione di un accompagnamento di un brano tra 3 preparati dal candidato con basso 3a,7a e una tensione
  • Esecuzione di uno dei 2 brani di media difficoltà realizzati a quattro parti late con melodia preparati dal candidato
  • una ballad realizzata a cinque parti con melodia
  • cadenze maggiori II V I con accordi rootless a 4 parti in tonalità fino a 3 alterazioni (minori in tonalità semplici)
  • Realizzazione di una melodia difficile della tradizione jazzistica
  • esecuzione di uno tra 2 brani preparati, scritti su doppio pentagramma

Storia e storiografia della musica, 36 ore (5 cfa) – per Scuole di Jazz

Prof. S. I. Emma

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una Commissione

Bibliografia: Testi; partiture; saggi; articoli, dispense ed opuscoli saranno curati dal docente nella specificità di ogni Anno Accademico.

1. La Musica nell’antica Grecia. Mousikè nella società greca. Le forme, il sistema, la notazione.

Bibliografia:

  • S. I. Emma, Il Mondo Classico, a cura di, da Compendio di Storia della Musica.
  • Epitaffio di Sicilo

2. Il Medioevo

a) Monodia sacra e profana: Il Canto Gregoriano

Bibliografia:

  • S. I. Emma, a cura di, da Compendio di Storia della Musica: Monodia liturgica Cristiana; La notazione medievale; Guido d’Arezzo.
  • Storia della musica medioevale e rinascimentale, UNIMI, prof. Davide Daolmi: http://www.examenapium.it/meri/

b) Canti profani nelle lingue romanze

Bibliografia:

 c) La Polifonia fino al Trecento

Bibliografia:

  • S. I. Emma, a cura di, da Compendio di Storia della Musica: Polifonia – Ars Antiqua. Il Trecento – Ars Nova.
  • Storia della musica medioevale e rinascimentale, UNIMI, prof. Davide Daolmi: http://www.examenapium.it/meri/

3. L’Età dell’Umanesimo e del Rinascimento. I Maestri Fiamminghi

Bibliografia:

  • S. I. Emma, a cura di, da Compendio di Storia della Musica: Il Quattrocento – Prime tre generazioni di Musicisti Fiamminghi.
  • Storia della musica medioevale e rinascimentale, UNIMI, prof. Davide Daolmi: http://www.examenapium.it/meri/
  • S. I. Emma, a cura di, da Compendio di Storia della Musica: Il Rinascimento A; Il Rinascimento B

foto © Conservatorio “Giacomo Puccini” della Spezia