Batteria e Percussioni Jazz

Batteria e Percussioni Jazz DCSL05

Il Biennio di Batteria e Percussioni Jazz si configura come naturale prosecuzione degli studi intrapresi nel triennio.
Al termine degli studi relativi al Diploma Accademico di secondo livello in Batteria jazz, gli studenti devono aver acquisito la consapevolezza tecnica, artistica ed espressiva specifica tale da consentire loro di affrontare il lavoro del musicista ad un livello professionale di alta qualità.
A tal fine sarà dato particolare rilievo all’approfondimento del repertorio più rappresentativo ed avanzato dello strumento – incluso quello d’insieme – e delle relative prassi esecutive anche con precisi riferimenti storico-stilistici dello strumento e del linguaggio jazzistico.
Tali obiettivi dovranno essere raggiunti anche favorendo lo sviluppo della capacità percettiva dell’udito e di memorizzazione e con l’acquisizione di specifiche conoscenze relative ai modelli organizzativi, compositivi ed analitici della musica jazz ed alla loro interazione, nonché della conoscenza dei metodi e dei trattati inerenti allo studio dello strumento.

Inoltre lo studente dovrà possedere sicure competenze riferite all’ambito dell’improvvisazione, della lettura e dell’interpretazione.
E’ obiettivo formativo del corso anche l’acquisizione di adeguate competenze nel campo dell’ informatica musicale nonchè quelle relative ad una seconda lingua comunitaria ad un livello più approfondito.

Prospettive occupazionali: Il corso offre allo studente possibilità di impiego nei seguenti ambiti:
a) Strumentista solista jazz e popular;
b) Strumentista in gruppi jazz e popular;
c) Strumentista in formazioni orchestrali jazz e popular

Programma dell’esame di ammissione: Sono ammessi gli studenti in possesso di Diploma Accademico di primo livello o di Diploma tradizionale.

  • Esecuzione in ensemble di un brano in cui siano previsti “trading fours o eights” ed un assolo sulla forma del brano. (Blues o AABA) anche con uso delle spazzole (brushes).
  • Esecuzione in ensemble di un brano di carattere “latin”
  • Charley Wilcoxon, The all-american drummer: due Studi a scelta della commissione tra il n. 132 ed il n. 150 o, in alternativa: America’s NARD drum solos: tre Studi a scelta della commissione tra le pagg. 44 e 58.
  • Lettura estemporanea di una parte per batteria
  • Jim Chapin, Advanced technique for the modern drummer: Esercizi e Studi da pag. 37 a pag. 43 a scelta della commissione.
  • Colloquio motivazionale e di storia del jazz

n.b. Si invita a prendere visione del Regolamento nella pagina dedicata.


Prassi esecutive e Repertori 1

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione.

Obiettivi: Al termine degli studi relativi al corso di diploma accademico di secondo livello in Batteria e Percussioni, gli allievi avranno acquisito l’insieme di conoscenze, competenze e abilità di livello specialistico tali da consentire loro di realizzare concretamente e autonomamente il proprio progetto artistico perseguendo livelli professionali e artistici elevati. A tal fine sarà data la possibilità di completare il proprio percorso formativo prestando particolare attenzione allo studio del repertorio più rappresentativo dello strumento – incluso quello d’insieme – e alle relative prassi esecutive, anche con la finalità di sviluppare la capacità di interagire all’interno di gruppi musicali omogeneamente o diversamente composti. Tali obiettivi dovranno essere raggiunti anche favorendo l’approfondimento di specifiche conoscenze e competenze analitico-compositive, nonché degli aspetti storici, stilistici ed estetici generali. Approfondimento delle tecniche acquisite durante il triennio con particolare riferimento alla poliritmia, alla polimetria e agli odd-times. Inoltre ci si dedicherà allo studio delle cosiddette contaminazioni tra i generi, consci del fatto che la musica jazz è comunque frutto di “sintesi” tra i linguaggi. Grande attenzione verrà dato quindi allo studio della moderna batteria jazz, che prende le mosse dai filoni stilistici affermatisi negli anni sessanta e settanta per poi svilupparsi ulteriormente nei nostri giorni, determinando una varietà di forme espressive, tale da rendere lo studio dello strumento sempre più complesso ed impegnativo. Lo scopo sarà l’acquisizione di un insieme di conoscenze, competenze e abilità di livello specialistico, tali da consentire all’allievo di realizzare concretamente e autonomamente la propria idea musicale perseguendo livelli professionali e artistici elevati.

Programma di studio: Approfondimento delle tecniche acquisite durante il triennio con particolare riferimento alla poliritmia, alla polimetria e agli odd-times. Inoltre ci si dedicherà allo studio delle cosiddette contaminazioni tra i generi, consci del fatto che la musica jazz è comunque frutto di “sintesi” tra i linguaggi. Grande attenzione verrà dato quindi allo studio della moderna batteria jazz, che prende le mosse dai filoni stilistici affermatisi negli anni sessanta e settanta per poi svilupparsi ulteriormente nei nostri giorni, determinando una varietà di forme espressive, tale da rendere lo studio dello strumento sempre più complesso ed impegnativo. Lo scopo sarà l’acquisizione di un insieme di conoscenze, competenze e abilità di livello specialistico, tali da consentire all’allievo di realizzare concretamente e autonomamente la propria idea musicale perseguendo livelli professionali e artistici elevati.

Programma d’esame:

– Prova 1: Esecuzione di quattro Studi per il drumset (due a scelta del candidato e due della commissione) tratti da:

  • J. Riley, Beyond the bop drumming, Manhattan music (pp. 32-39)
  • J. Riley, The jazz drummer’s workshop, H.Leonard (pp. 8-9)
  • G. Goodwin, Big phat band, Alfred (brani da concordare)
  • Walter Grassmann, Vienna Big Band Machine, Ed. Advance Music (brani da concordare)

– Prova 2: Trascrizione (anche parziale) ed esecuzione di almeno un brano relativo al jazz contemporaneo anche con ritmiche non swing.

– Prova 3: Esecuzione, possibilmente con l’accompagnamento di musicisti dal vivo, di un repertorio concordato con il docente, dove si evidenzino in particolare gli aspetti peculiari della moderna batteria jazz: poliritmie, polimetrie, odd times, ritmiche non swing…, con anche adeguato spazio per la dimensione solistica.


Prassi esecutive e Repertori 2

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione.

Programma d’esame

– Prova 1: Esecuzione di quattro studi per il drumset (due a scelta del candidato e due della commissione) tratti da:

  • J. Riley, Beyond the bop drumming, Manhattan music (pp. 40;41;63;64;65)
  • H. Levy, 2+2=5: A Study in Odd Times, Music Minus One (brani da concordare)
  • Bob Mintzer, Big Band essential play along, Ed. Fuzzy Music Mobile (brani da concordare)

– Prova 2: Trascrizioni (anche parziale) di un solo tipico del jazz contemporaneo con anche elementi di rielaborazione personale.

– Prova 3: Esecuzione, possibilmente con l’accompagnamento di un gruppo dal vivo, di un programma concordato con il docente, dove emerga in particolare la personalitá dell’allievo giunto al termine del proprio percorso di studi. Particolare attenzione verrá data perció alla “peculiaritá stilistica” maturata dall’allievo, chiamato pertanto a mostrare il piú possibile la rielaborazione personale del materiale trattato durante gli studi, con l’obiettivo di giungere alla definizione di un approccio originale allo strumento.


Pianoforte per strumenti e Canto Jazz)

Forma di verifica: Idoneità

Obiettivi: Il corso si prefigge l’obiettivo di approfondire la tecnica pianistica in uso nel Jazz.

Programmadi studio: Semplici studi polifonici; Armonizzazione di standard fino a 5 parti; Realizzazione di accompagnamenti pianistici; Studio di brani in stile jazzistico o moderno arrangiati per pianoforte; Semplici letture del repertorio del novecento.

Verifica: Esecuzione di  almeno 4 brani con stili e realizzazioni differenti sullo strumento sulla base del programma svolto.


Storia del Jazz 1/ Monografie

Forma di verifica: Idoneità

Programma: Lettura e commento di una rosa di saggi scelti dal docente.

  1. Patrick Villanueva, Il Jazz, in Enciclopedia della Musica EDT, Einaudi-Il Sole 24 ore, Milano 2006. IV vol. pp. 591-621.
  2. J. Siron, L’improvvisazione nel jazz, in Enciclopedia della Musica EDT, Einaudi-Il Sole 24 ore, Milano 2006. VIII vol. pp. 737-756.
  3. G. Kubik, Presenza della musica africana nel Jazz, in Enciclopedia della Musica, EDT, Einaudi-Il Sole 24 ore, Milano 2006. VIII vol. pp. 1064-1097.
  4. J. E. Berndt – G. Huesmann, Gli Stili del Jazz, in Il Libro del Jazz, I cap.  pp. 33-116. Odoya-Garzanti, Bologna, 2005.
  5. J. E. Berndt – G. Huesmann, Gli Elementi del Jazz, in Il Libro del Jazz, III cap. pp. 249-310. Odoya-Garzanti, Bologna, 2005.

Storia del Jazz 2/ Monografie

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una Commissione

Programma: Lettura e commento di una scelta di saggi curati dal docente.

  1. J. E. Berndt – G. Huesmann – I Musicisti del Jazz, in Il Libro del Jazz, II cap. pp. 117-148. Odoya-Garzanti, Bologna, 2005.
  2. J. E. Berndt – G. Huesmann – Gli Strumenti del Jazz, in Il Libro del Jazz, IV cap.  pp. 311-654. Odoya – Garzanti, Bologna, 2005.

Ear training avanzato

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione.

Fatta una ricognizione delle capacità già sviluppate dagli studenti, si cercherà di sviluppare la percezione veloce degli elementi melodico-armonici di brevi composizioni (standard o altro), ponendo l’attenzione su tutto quello che costituisce elemento di rilievo estetico (parti interne, orchestrazione ecc…)

Esame:

  • Dettatura di una sequenza armonica al pianoforte, da trascrivere in sigla o comunque in maniera chiaramente interpretabile.
  • Ascolto di un frammento di canzone o comunque di composizione tratta dal repertorio del Musical, di cui andranno trascritti gli elementi principali ai fini di una comprensione del pezzo.

n.b. Si invita a prendere visione del Regolamento del Dipartimento Jazz nella pagina dedicata