Batteria e Percussioni Jazz

Batteria e Percussioni Jazz DCPL05

Il settore artistico-disciplinare Batteria e percussioni Jazz rientra nell’Area delle Discipline Interpretative del Jazz, delle musiche improvvisate e audio tattili; concerne l’acquisizione delle abilità tecniche e delle competenze musicali, culturali e interpretative necessarie per affrontare i diversi repertori stilistici del jazz con piena consapevolezza delle correlate prassi esecutive e improvvisative, accanto a connesse acquisizioni storico/organologiche e didattiche. Le peculiari esigenze poste dalla creazione musicale estemporanea orienteranno la promozione delle specificità del performer creativo, in un contesto espressivo in cui vige la preminenza del gesto sul testo (vd. pag. 19 del DM n. 90 del 03/07/2009).

Obiettivi: Si presuppone che gli iscritti al corso siano già in possesso della tecnica di base sia per quanto riguarda la conoscenza dei rudimenti del tamburo che delle nozioni fondamentali di accompagnamento e relativa indipendenza e coordinazione sul set. Ciononostante si provvederà a colmare le eventuali lacune in materia e verranno comunque proposti studi di tamburo per l’approfondimento della tecnica strumentale e la relativa applicazione al drumset. Il lavoro verterà dunque fondamentalmente nel trattare l’uso dello strumento a partire dal periodo bop,dove possiamo situare la nascita della moderna batteria jazz per poi analizzarne l’evoluzione e studiarne le tecniche nelle fasi successive sino ai giorni nostri. Verranno tuttavia anche fatti dei cenni alla batteria pre bop (New Orleans, Second Line, Swing…) sia per evidenziare gli elementi di attualità di tali stili, sia per sottolinearne la continuità con il drumming contemporaneo.  Tale progetto viene distribuito nei tre anni di corso e tiene conto dei diversi livelli  di partenza e della evoluzione di ogni allievo.

L’obiettivo fondamentale sarà quello di fornire allo studente gli strumenti per “pensare in modo jazzistico”,  ben consapevoli che lo studio della batteria jazz non può e non deve esaurirsi nella mera esecuzione di esercizi, ma nella capacità di trasformarli in musica, cercando per quanto sia possibile di perseguire la costruzione di un proprio linguaggio originale. Diventa perciò fondamentale la conoscenza del repertorio e dei capiscuola dello strumento. Verrà pertanto dedicato anche tempo all’ascolto e all’analisi di brani e registrazioni “topiche”, per poter comparare i diversi stili individuali tramite l’ascolto dello stesso brano, suonato da diversi interpreti. Ciò ci permetterà di capire al meglio che possono esistere tante esecuzioni efficaci dello stesso brano, ma che tutte sono basate sulla assoluta padronanza della sua struttura all’interno della quale ognuno può “interpretare”. Gli argomenti trattati saranno perciò i seguenti:

  • tecnica del tamburo rullante: studio e ripasso dei rudimenti  con applicazioni al drum set. Studio degli accenti e loro applicazione al drum set.
  • lettura a prima vista: es. per lo sviluppo
  • il piatto ride: pattern fondamentale e variazioni;
  • indipendenza e coordinazione: comping a due, tre e quattro voci;
  • accompagnamento: studio delle strutture base dei brani, trasposizioni ritmiche, modulazioni ritmiche e implied time (6 su 4, 3 su 4 e poliritmie varie)
  • studio dei tempi veloci;
  • odd times;
  • utilizzo dei fills;
  • organizzazione del solo;
  • studio delle ritmiche non swing (latin, afro, funk, shuffle, rock ecc applicate al linguaggio jazzistico);
  • utilizzo delle spazzole;
  • studio della batteria in big band e in formazioni orchestrali;

Il programma dell’Esame di ammissione al corso di Diploma accademico di primo livello in Batteria e Percussioni Jazz è articolato nelle seguenti prove:

– Prove comuni collettive:

1) Prova scritta collettiva su quesiti riguardanti il jazz  

2) Prova collettiva estemporanea di dettato musicale  

3) Prova collettiva estemporanea di ascolto e riconoscimento stilistico: questa prova verterà su domande relative ad alcuni brani tratti dai seguenti CD; se ne raccomanda l’ascolto.

Prova facoltativa di pianoforte complementare per altri strumenti e voce 

(da il diritto ad un credito formativo di 10 ore):

Preparare i seguenti standards:  

– Satin Doll (tema e basso in due come accompagnamento)
– Take the “A” train (tema e quadriadi come accompagnamento)
– Autumn leaves (realizzazione di un accompagnamento swing, basso+quadriade)

2 scale maggiori e 2 minori a scelta a due ottave per moto retto

Prova individuale per strumento: Vedi file scaricabile

 NOTE: QUESTI BRANI DEVONO ESSERE PREPARATI TUTTI

  • semplice lettura a prima vista per tutti gli strumenti

Qualora i candidati abbiano necessità di essere accompagnati dovranno fornire lo spartito (leadsheet) dei brani eseguiti nella tonalità da loro scelta.

Risorse suggerite

1) Per la prova scritta collettiva su quesiti riguardanti il jazz:  Storia del Jazz – Ted Gioia. Claudio Sessa Improvviso singolare. Un secolo di jazz (il Saggiatore) e Arrigo Polillo Jazz (Mondadori) ; per le domande di teoria musicale: dispensa allegata a cura di Alessandro Fabbri.

2) Per la prova collettiva estemporanea di dettato musicale può essere utile: http://solfeggioinrete.altervista.org/html/dettato.flash.1.voce.html


Programmi di studio singole discipline

n.b. Si invita a prendere visione del Regolamento nella pagina dedicata

Video © Conservatorio “Giacomo Puccini” della Spezia