Chitarra Jazz

Chitarra Jazz DCPL10

Il settore artistico-disciplinare Chitarra Jazz rientra nell’Area delle Discipline Interpretative del Jazz, delle musiche improvvisate e audio tattili; concerne l’acquisizione delle abilità tecniche e delle competenze musicali, culturali e interpretative necessarie per affrontare i diversi repertori stilistici del jazz con piena consapevolezza delle correlate prassi esecutive e improvvisative, accanto a connesse acquisizioni storico/organologiche e didattiche.
Le peculiari esigenze poste dalla creazione musicale estemporanea orienteranno la promozione delle specificità del performer creativo, in un contesto espressivo in cui vige la preminenza del gesto sul testo (vd. pag. 15 del DM n. 90 del 03/07/2009).

Obiettivi: formazione del chitarrista jazz: conoscenza dei principali stili di jazz e dei repertori di derivazione jazzistica, senza trascurare la solidità tecnica e la capacità di lettura, l’approccio creativo, l’improvvisazione, le tecniche di accompagnamento.

Il programma dell’Esame di ammissione al corso di Diploma accademico di primo livello in Chitarra Jazz è articolato nelle seguenti prove:

Prove comuni collettive:

1) Prova scritta collettiva su quesiti riguardanti il jazz  

2) Prova collettiva estemporanea di dettato musicale  

3) Prova collettiva estemporanea di ascolto e riconoscimento stilistico: questa prova verterà su domande relative ad alcuni brani tratti dai seguenti CD; se ne raccomanda l’ascolto.

Prova facoltativa di pianoforte complementare per altri strumenti e voce 

(da il diritto ad un credito formativo di 10 ore):

Preparare i seguenti standards:  

– Satin Doll (tema e basso in due come accompagnamento)

– Take the “A” train (tema e quadriadi come accompagnamento)

– Autumn leaves (realizzazione di un accompagnamento swing, basso+quadriade)

2 scale maggiori e 2 minori a scelta a due ottave per moto retto

– Prova individuale per strumento: Vedi file scaricabile

 NOTE: QUESTI BRANI DEVONO ESSERE PREPARATI TUTTI

  • semplice lettura a prima vista per tutti gli strumenti

Qualora i candidati abbiano necessità di essere accompagnati dovranno fornire lo spartito (leadsheet) dei brani eseguiti nella tonalità da loro scelta.

Risorse suggerite

1) Per la prova scritta collettiva su quesiti riguardanti il jazz:  Storia del Jazz – Ted Gioia. Claudio Sessa Improvviso singolare. Un secolo di jazz (il Saggiatore) e Arrigo Polillo Jazz (Mondadori) ; per le domande di teoria musicale: dispensa allegata a cura di Alessandro Fabbri

n.b. Si invita a prendere visione del Regolamento nella pagina dedicata


Prassi esecutive e Repertori 1, 30 ore (16 cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Programma del Corso:

  • Sviluppo tecnico – Studio delle scale modali, triadi e arpeggi in tutte le posizioni
  • Conoscenza e interpretazione del repertorio – Studio di tema, accordi, accompagnamento ed improvvisazione di almeno 10 standard semplici.
  • Letture – Studio della lettura sui metodi della serie William Leavitt e su alcuni standard tratti dai realbook
  • Improvvisazione – Improvvisazione sui blues in forma semplice, 2-5-1, standard semplici con applicazione delle scale modali, pentatoniche, triadi e arpeggi
  • Esecuzione ed analisi di trascrizioni dei soli più semplici dei chitarristi jazz storici (esempio: Django Reinhardt , Charlie Christian, Grant Green, Kenny Burrell)

Programma dell’Esame:

  • Lettura a sorteggio di due standard di livello semplice a prima vista
  • Esecuzione di due-cinque-uno in varie posizioni utilizzando le seguenti sigle: maj,maj9,6/9,7/9,7/13,m7,m7/9, m7/11
  • Esecuzione di scala maggiore, pentatoniche minore e maggiore e tutte le scale modali (in almeno 2 posizioni ciascuna)
  • Esecuzione di una tra due trascrizioni di solo (o parte di esso) preparate dal candidato tratte da incisioni storiche per chitarra (almeno uno) o altro strumento
  • Esecuzione di tema ed assolo di due degli standard in lista sul programma di studio (un brano a scelta del candidato e l’altro a sorteggio)

Prassi esecutive e Repertori 2, 30 ore (16 cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Programma del Corso:

  • Esecuzione ed analisi di trascrizioni dei soli di livello intermedio dei chitarristi jazz storici (esempio: Django Reinhardt, Charlie Christian, Grant Green, Kenny Burrell, Wes Montgomery, Joe Pass, Barney Kessell… ) e di strumenti a fiato (Miles Davis, Chet Baker, Sonny Rollins…)
  • Lettura di standard di livello intermedio tratti dai real book e del metodo “A modern method for guitar vol 2”
  • Improvvisazione sulle principali forme del blues e su standard di medio livello con l’utilizzo anche di scale alterate come superlocria, Lidia dominante e altre scale costruite sul sistema modale della minore melodica.
  • Armonia Studio delle principali cadenze del jazz (Perfetta, Plagale, Evitata, Backdoor progressione…) dominanti secondarie, della sostituzione del tritono e turnaround.

Programma dell’Esame:

  • Armonia: esecuzione turnaround e 2-5-1 con l’utilizzo della sostituzione del tritono ed accordi alterati accordi estesi mettendo in evidenza le melodie al canto
  • Lettura Leavitt: lettura due pagine a sorte della seconda parte del vol 2
  • Esecuzione di una tra due trascrizioni di soli chitarristi e di altri strumenti preparate dal candidato e tratte dagli studi dell’anno accademico svolto.
  • Esecuzione di almeno due di minimo 10 brani del repertorio jazzistico tratti dagli studi effettuati durante l’anno didattico. (uno a scelta ed uno a sorte)

Prassi esecutive e Repertori 3, 30 ore (16 cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Programma del Corso:

  • Tecnica e Improvvisazione – I modi alterati (derivati dalla scala minore melodica) e le scale diminuite. Applicazione delle stesse sugli standard. Studio del fraseggio be-bop attraverso i brani più rappresentativi di Charlie Parker
  • Lettura a prima vista di brani difficili tratti dai Realbooks e dal metodo “A modern method for guitar vol 3”
  • Armonia – Le dominanti secondarie e tutte le principali sostituzioni armoniche. Armonia quartale e jazz modale
  • Esecuzione ed analisi di soli trascritti di grandi jazzisti del passato e del presente.

Programma dell’Esame:

  • Esecuzione di un brano be-bop di Charlie Parker con analisi ed esecuzione dell’assolo del sassofonista
  • Esecuzione di due di almeno 10 brani del repertorio jazzistico tratti dagli studi effettuati durante l’anno didattico.
  • Esecuzione di almeno un brano in “guitar solo”
  • Esecuzione di almeno due trascrizioni di soli di chitarristi preparate dal candidato incisioni storiche.
  • Lettura a prima vista di standard tratti dal real book
  • Dimostrare di saper eseguire i turnaround con l’utilizzo delle dominanti secondarie e tutte le estensioni ed alterazioni.

Prassi Esecutive e Repertori Jazz 1 (Musica d’insieme Jazz), 30 ore (cfa)

Forma di verifica: Idoneità

Obiettivi: L’obiettivo del Corso è la pratica di musica d’insieme in varie formazioni compresa il Combo e la Jazz Orchestra con riferimento alla interpretazione delle parti ed ai vari livelli di “interplay” consentiti dai differenti organici. L’ensemble del Corso sarà utilizzato anche per la verifica dei lavori di composizione e/o arrangiamento degli studenti e di conduzione o direzione.

Programma del Corso: Prassi esecutiva in ensemble I

Verifica interna a cura del Docente


Prassi Esecutive e Repertori Jazz 2 (Musica d’insieme Jazz), 30 ore (cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Programma del Corso: Prassi esecutiva in ensemble II

Programma dell’Esame: Conduzione di un ensemble prestabilito dal Docente nell’esecuzione di un brano del repertorio affrontato durante il Corso


Prassi Esecutive e Repertori Jazz 3 (Musica d’insieme Jazz), 30 ore (cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Programma del Corso: Prassi esecutiva in ensemble III

Programma dell’Esame: concertazione e conduzione di un ensemble prestabilito dal Docente nell’esecuzione di un brano assegnato dalla commissione due giorni prima dell’esame


Analisi delle forme compositive e performative del Jazz 1, 20 ore (3 cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Obiettivi: Competenze nella conoscenza degli sviluppi storici del jazz all’interno della società statunitense e nel più ampio contesto internazionale.

Programma del Corso: Storia culturale del jazz. Cenni sui rapporti fra Europa, Africa e Americhe dalla scoperta di Cristoforo Colombo. Cenni di storia degli Stati Uniti. I caratteri principali del jazz e le differenze rispetto alle altre musiche del Novecento. Cenni sul rapporto fra il jazz e le tecnologie della riproduzione sonora. L’emergere del jazz dalle trasformazioni sociali e culturali a cavallo fra Ottocento e Novecento: rapporti con le musiche popolari delle varie etnie presenti negli Stati Uniti e con la nascente industria dello spettacolo. I primi documenti discografici del nascente jazz a metà degli anni Dieci: modelli di maggiore e minore successo mediatico. Presenza negli Stati Uniti di differenti aree culturali. Le particolarità del modello di New Orleans. Il superamento del jazz di New Orleans in due direzioni diverse: Jelly Roll Morton e Louis Armstrong negli anni Venti. Chicago modello spettacolare nell’età del Proibizionismo: scuole e tendenze presenti in città e nella zona del Midwest. New York e lo strutturarsi dell’industria dell’intrattenimento. Fletcher Henderson e la nascita di un jazz orchestrale. La scuola pianistica dello stride di New York e l’uso del pianoforte in altre regioni statunitensi. Il crollo di Wall Street e la fine della moda del primo jazz. 

Programma dell’esame: Ascolto e commento di uno o più brani scelti fra quelli analizzati durante le lezioni. Successiva discussione di un argomento storico connesso con questi ascolti. 


Analisi delle forme compositive e performative del Jazz 2, 20 ore (3 cfa)

Forma di verifica: idoneità

Obiettivi: Competenze nella conoscenza degli sviluppi storici del jazz all’interno della società statunitense e nel più ampio contesto internazionale.

Programma del Corso: La Grande Depressione degli anni Trenta e le trasformazioni del jazz per superare la crisi. Nascita dello Swing e popolarità delle big band. La figura di Benny Goodman come simbolo del periodo. Jazz  orchestrale e jazz per piccoli gruppi. Il ruolo dell’Europa negli sviluppi del nuovo jazz. Il tardo Swing e le emergenze sociali fra anni Trenta e Quaranta. L’entrata in guerra degli Stati Uniti. Conflitti interni all’industria dello spettacolo. Le ricerche espressive della nuova generazione. 1945: esplosione del bebop. Charlie Parker e Dizzy Gillespie. La figura inclassificabile di Thelonious Monk. Conquiste e limiti del bebop. Il cool jazz, dialetto (uno o molti?) all’interno del bebop. Trasformazioni sociali del dopoguerra e crisi del bebop. L’invenzione del disco a lunga durata. La fase di transizione dei primi anni Cinquanta e la spinta al conformismo all’epoca del maccartismo. 1954: una nuova svolta nella società statunitense e negli sviluppi del jazz. Nascita della società opulenta, sue ragioni e suoi riflessi. L’eredità del bebop può diffondersi nelle nuove, più aperte conquiste stilistiche del periodo: dall’hard bop a una vasta visione delle culture musicali del mondo, dall’uso della modalità al free jazz. L’epoca d’oro del jazz, nella quale interagiscono tutte le generazioni del jazz. Gli anni Sessanta e le invenzioni di Ornette Coleman, John Coltrane e Miles Davis. 

Prova di idoneità. Verifiche delle competenze maturate frequentando il corso.


Analisi delle forme compositive e performative del Jazz 3, 20 ore (3 cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Obiettivi: Competenze nella conoscenza degli sviluppi storici del jazz all’interno della società statunitense e nel più ampio contesto internazionale.

Programma del Corso: Gli Stati Uniti e il mondo nei secondi anni Sessanta. Trasformazioni nell’industria discografica e controcultura giovanile. Il superamento del free jazz e la nascita della scuola di Chicago. Polistrumentismo e parametro timbrico. Il nuovo jazz in Europa e la nascita della musica radicale. Il nuovo rapporto fra il jazz e la musica giovanile e la nascita del jazz elettrico; l’esempio di Miles Davis. La crisi energetica del 1973 e le trasformazioni nel mondo occidentale: riflessi sul jazz degli anni Settanta. Il nuovo revival: la terza ondata dell’hard bop, i supergruppi e la nascita della fusion. Il caso Ecm, l’internazionalizzazione del jazz e il superamento di una concezione generazionale. Keith Jarrett e Anthony Braxton. Affermazione del senso storico nel jazz. New York all’epoca dei loft. L’avanguardia di sintesi. Gigantismo spettacolare e nuovo intimismo. Wynton Marsalis e i Giovani Leoni. Crisi dell’industria discografica e nascita del Cd. Ristampe discografiche e sviluppo della didattica: la tendenza accademica. Musica postmoderna e World Music. Gli anni Novanta: globalizzazione e società adolescenziale. Regime flessibile e policulturalità. Longevità artistica e sapienza dei veterani. Trasformazioni tecnologiche: Internet e musica liquida. Tendenze del jazz nel nuovo millennio. 

Programma dell’esame: Ascolto e commento di uno o più brani scelti fra quelli analizzati durante le lezioni. Successiva discussione di un argomento storico connesso con questi ascolti.


Armonia Jazz 1, 20 ore (5 cfa)

Forma di verifica: Idoneità

L’obiettivo del corso è lo studio e l’analisi dell’armonia tonale e modale con particolare riferimento alla tradizione degli standards, dei jazz standards e della modalità del jazz degli anni ’60.

Programma del Corso (al 2° anno):

  • Uso delle cadenze tonali, modi misti, specificità e consuetudini armoniche.
  • Inflessioni modali e blues.
  • Analisi di brani del repertorio Jazz con realizzazione pianistica delle sigle accordali fino a 4 parti con accenni di polifonia.

Verifica interna a cura del Docente (chiusa di 6 ore): armonizzazione a 4 parti di 16 battute tra canto dato e basso dato completa di analisi armonica


Armonia Jazz 2, 20 ore (5 cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Programma del Corso (al 3° anno):

  • Armonia tonale avanzata – armonizzazione fino a 5 parti – riarmonizzazioni.
  • Modalità degli anni ’60 – modi generati dalla scala maggiore: analisi di brani modali e “misti”; disposizioni accordali tipiche, trattamento modale.
  • Cenni sulla Neomodalità – disposizioni accordali tipiche

Programma dell’esame: Esame scritto con chiusa di 6 ore:

  • armonizzazione con scrittura pianistica di una melodia assegnata dalla commissione fino ad un massimo di 5 parti con semplici elementi di polifonia e eventuali riarmonizzazioni.
  • analisi armonica, melodica e formale di un brano assegnato dalla commissione scelto anche dal repertorio di jazz contemporaneo.
  • Esame Orale (da effettuare in sede di correzione)

Tecniche compositive Jazz 1, 20 ore (4 cfa)

Forma di verifica: idoneità

L’obiettivo del Corso è lo studio degli e l’analisi dei fondamenti della composizione nel Jazz e non solo, con particolare riferimento alla tradizione degli standards e dei jazz standards, compresi quelli con sezioni modali più o meno ampie.

Programma del Corso:

  • Studio ed analisi degli elementi costitutivi di un brano con esempi dal repertorio degli standards e dei jazz standards
  • Analisi e manipolazione di una melodia ed uso del “lead sheet” e dello “sketch”
  • Esercitazioni di composizione di “contrafacta” su schemi armonici di repertorio e incipit dati.

Verifica interna a cura del Docente con test scritto (chiusa di 6 ore).


Tecniche compositive Jazz 2, 20 ore (4 cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Programma del Corso:

  • Elementi basilari di polifonia I (a due parti; imitazioni)
  • Esercitazioni di composizione con elementi suggeriti dal Docente I
  • Composizione di semplici brani tonali e/o modali anche con forme libere
  • Composizione di un “background” e “specials”

Programma dell’esame:

  • Esame scritto con chiusa di 6 ore: sviluppo di uno spunto tematico da realizzare in forma pianistica con eventuali annotazioni per la sezione ritmica, sigle accordali ed elementi di polifonia.
  • Esame Orale (in sede di correzione)

Tecniche compositive Jazz 3, 20 ore (4 cfa)

Forma di verifica: idoneità

Programma del Corso:

  • Elementi basilari di polifonia II (a tre parti; imitazioni)
  • Esercitazioni di composizione con elementi suggeriti dal Docente II
  • Composizioni di “intro”, “coda”
  • Composizione di semplici brani tonali e/o modali anche con forme complesse

Verifica interna a cura del Docente (prova simile alla 2^ annualità)


Tecniche di improvvisazione musicale 1, 15 ore (3 cfa)

Cantare le scale del sistema modale ed improvvisare con ognuna delle 7 scale

Eseguire un solo su “Autumn leaves” e uno su “Take the A train” applicando alcune delle tecniche studiate ed applicando alcune scale richieste.

Esecuzione ed analisi di un solo di repertorio tra :

  • But not for me (Chet Baker)
  • Autumn Leaves (Miles Davis dal disco “Something else”
  • There will never be another you (Lester Young)

Tecniche di improvvisazione musicale 2, 15 ore (3 cfa)

Esecuzione ed analisi di un solo di repertorio a scelta
(Consigliato: look for the silver Lining versione Chet Baker live)

Conoscere e cantare lidie dominanti, superlocrie, locria9#

Eseguire un solo a scelta

  • Beautiful love
  • Out of nowhere

applicando alcune delle tecniche studiate ed applicando alcune scale richieste (scale superlocria, phrygian
dominant, modi….)
(I batteristi possono eseguire un solo con lo strumento seguendo la struttura)

Analisi teorico/armonica di un brano presentato al momento


Tecniche di improvvisazione musicale 3, 15 ore (3 cfa)

Esecuzione ed analisi di un solo di repertorio a scelta

Conoscere e cantare le scale, superlocria, Lydian dominant, Locria 2#, Minore melodica

Spiegazione pratica e teorica degli aggiramenti

Eseguire un solo su

  • Oleo
  • Have you met miss Jones?

applicando alcune delle tecniche studiate edapplicando alcune scale richieste

Improvvisare utilizzando cellule ritmiche di Parker


Tecniche di scrittura e di arrangiamento per vari tipi di Ensembles 1, 20 ore (5 cfa)

Forma di verifica: idoneità

L’obiettivo del corso è lo studio dell’arrangiamento (inteso anche come elaborazione) per i tipici organici jazzistici fino ad accenni alla Jazz Orchestra

Programma del Corso:

  • Fondamenti delle caratteristiche foniche degli strumenti più usati nel jazz I. Esercitazioni di adattamento di linee melodiche per gli strumenti.
  • Scrittura per la sezione ritmica.
  • Scrittura dei fiati da due a quattro parti in modalità omoritmica ed a due parti in modalità contrappuntistica

Verifica: verifica interna a cura del Docente con test scritto (chiusa di 6 ore)

  • test scritto sugli strumenti traspositori
  • arrangiamento di un tema assegnato per un ensemble di 4 strumenti a fiato e sezione ritmica.

Tecniche di scrittura e di arrangiamento per vari tipi di Ensembles 2, 20 ore (5 cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Programma del Corso: fondamenti delle caratteristiche foniche degli strumenti più usati nel jazz II. Esercitazioni di adattamento di linee melodiche per gli strumentiScrittura dei fiati da quattro a cinque parti in modalità omoritimica ed a tre parti in modalità contrappuntistica – riarmonizzazioniFondamenti di scrittura per la Jazz Orchestra

Programma dell’esame: esame scritto – chiusa di 12 ore

  • arrangiamento di un brano tra tre assegnati dalla commissione per il seguente organico: tromba, sax alto, sax tenore, trombone, sax baritono, contrabbasso, pianoforte (o chitarra), batteria. Lo sviluppo minimo del brano dovrà comprendere: il tema, background per un solista e tema finale, partitura in suoni d’effetto.
  • Arrangiamento del solo tema di un brano, tra i tre assegnati, per“Big Band”. L’arrangiamento dovrà essere fatto in suoni d’effetto usando il formato “condensed score”.
  • Orale (in sede di correzione)

Pianoforte per strumenti e Canto Jazz 1, 20 ore (3 cfa)

Forma di verifica: Idoneità

Programma del Corso:

  • Esercizi tecnici per un approccio corretto alla tastiera, sviluppo di agilità e coordinazione
  • Scale maggiori e minori a mani unite a due ottave fino a 2 alterazioni e relativi arpeggi di triade 
  • Realizzazione delle sigle con accordi in posizione stretta completi a quattro parti ed esecuzione di semplici brani standards jazz anche senza melodia
  • Realizzazione di accompagnamenti  ritmico-armonici di semplici brani della tradizione jazzistica con accordi completi in posizione stretta a 4 parti  (e basso) o con basso e guide tones (3a e 7a)
  • Realizzazione di melodie della tradizione jazzistica con i seguenti tipi di accompagnamento: accordi completi in posizione stretta a 4 parti; basso solo sui cambi; basso in due; guide tones (o basso e un guide tone)
  • semplici studi e brani in stile moderno o jazz scritti su doppio pentagramma

Programma della verifica di idoneità:

  • Scale maggiori e minori a mani unite a due ottave fino a 2 alterazioni e relativi arpeggi di triade (ad un’ottava)
  • Selezione dal “Libro dei ritmi” di Lipparini 4, 11, 19, 20, 23, 30, 33
  • Realizzazione dell’accompagnamento per 4 brani con varie tipologie 3a,7a e basso oppure accordo a 4 parti completo con mano destra o sinistra
  • Esecuzione di 4 brani con Melodia e i seguenti differenti tipi di accompagnamento: accordi completi in posizione stretta a 4 parti; con basso solo sui cambi; con basso in due; guide tones (o basso e uno dei guide tones)
  • un brano facile in stile moderno o jazz scritto su doppio pentagramma

Pianoforte per strumenti e Canto Jazz 2, 20 ore (3 cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Programma del Corso:

  • Scale maggiori e minori a mani unite a due ottave fino a 3 alterazioni e relativi arpeggi di triade 
  • Realizzazione di accompagnamenti  ritmici/armonici di brani di media difficoltà della tradizione jazzistica con basso e guide tones (3a e 7a) con aggiunta di una tensione
  • Realizzazione di melodie della tradizione jazzistica di media difficoltà con i seguenti tipi di accompagnamento:  basso 3a e 7a in posizione fondamentale realizzati con la sinistra;  basso in due; guide tones (o basso e un guide tone), accordo a blocco stretto
  • cadenze maggiori II V I con accordi rootless a 3 parti
  • temi jazz tecnicamente più impegnativi o di derivazione boppistica
  • Studi e brani in stile moderno o jazz scritti su doppio pentagramma 

Programma dell’Esame: 

  • Scale maggiori e minori a mani unite a due ottave fino a 3    alterazioni e relativi arpeggi di triade (ad un’ottava)
  • Selezione dal “Libro dei ritmi” di Lipparini 12,16,36,42,43,58
  • Esecuzione di due accompagnamenti tra 3 preparati con basso 3a,7a e una tensione
  • Esecuzione di due tra 3 brani di media difficoltà realizzati con melodia e  differenti tipi di accompagnamento: basso e 3a e 7a; basso in due; i 2 guide tones opp basso e uno dei guide tones
  • cadenze maggiori II V I con accordi rootless a 3 parti in tonalità fino a 3  alterazioni
  • 1 brano in stile moderno o jazz scritto su doppio pentagramma

Pianoforte per strumenti e Canto Jazz 3, 20 ore (3 cfa)

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una commissione

Programma del Corso:

  • Ripasso delle scale con ritmo a terzina o swing. 
  • Realizzazione di accompagnamenti  ritmici/armonici di brani di media difficoltà della tradizione jazzistica con basso, guide tones e nota di tensione
  • Realizzazione di melodie della tradizione jazzistica di media difficoltà con armonia a quattro parti late, con attenzione al movimento delle parti
  • Qualche ballad realizzata a cinque parti con melodia 
  • Realizzazione di melodie difficili della tradizione jazzistica con o senza basso
  • Cadenze maggiori e minori su II V I con accordi rootless a 4 parti
  • esecuzione di brani in stile moderno o jazz scritti su doppio pentagramma

Programma dell’Esame:

  • Esecuzione di un accompagnamento di un brano tra 3 preparati dal candidato con basso 3a,7a e una tensione
  • Esecuzione di uno dei 2 brani di media difficoltà realizzati a quattro parti late con melodia preparati dal candidato
  • una ballad realizzata a cinque parti con melodia
  • cadenze maggiori II V I con accordi rootless a 4 parti in tonalità fino a 3 alterazioni (minori in tonalità semplici)
  • Realizzazione di una melodia difficile della tradizione jazzistica
  • esecuzione di uno tra 2 brani preparati, scritti su doppio pentagramma

Storia e storiografia della musica, 36 ore (5 cfa) – per Scuole di Jazz

Prof. S. I. Emma

Forma di verifica: Esame sostenuto davanti a una Commissione

Bibliografia: Testi; partiture; saggi; articoli, dispense ed opuscoli saranno curati dal docente nella specificità di ogni Anno Accademico.

1. La Musica nell’antica Grecia. Mousikè nella società greca. Le forme, il sistema, la notazione.

Bibliografia:

  • S. I. Emma, Il Mondo Classico, a cura di, da Compendio di Storia della Musica.
  • Epitaffio di Sicilo

2. Il Medioevo

a) Monodia sacra e profana: Il Canto Gregoriano

Bibliografia:

  • S. I. Emma, a cura di, da Compendio di Storia della Musica: Monodia liturgica Cristiana; La notazione medievale; Guido d’Arezzo.
  • Storia della musica medioevale e rinascimentale, UNIMI, prof. Davide Daolmi: http://www.examenapium.it/meri/

b) Canti profani nelle lingue romanze

Bibliografia:

 c) La Polifonia fino al Trecento

Bibliografia:

  • S. I. Emma, a cura di, da Compendio di Storia della Musica: Polifonia – Ars Antiqua. Il Trecento – Ars Nova.
  • Storia della musica medioevale e rinascimentale, UNIMI, prof. Davide Daolmi: http://www.examenapium.it/meri/

3. L’Età dell’Umanesimo e del Rinascimento. I Maestri Fiamminghi

Bibliografia:

  • S. I. Emma, a cura di, da Compendio di Storia della Musica: Il Quattrocento – Prime tre generazioni di Musicisti Fiamminghi.
  • Storia della musica medioevale e rinascimentale, UNIMI, prof. Davide Daolmi: http://www.examenapium.it/meri/
  • S. I. Emma, a cura di, da Compendio di Storia della Musica: Il Rinascimento A; Il Rinascimento B

foto © Conservatorio “Giacomo Puccini” della Spezia